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Rapporto sulle libere professioni in Italia
Nel 2023 si contano circa diecimila liberi professionisti in più rispetto al 2022: dopo oltre dieci anni di crescita continua, interrotta solo dalla pandemia, riprende la corsa dei liberi professionisti in Italia, che arrivano, nel 2023, a circa 1.360.000 soggetti. L’incremento è attribuibile principalmente all’aumento del 4,0% dei professionisti datori di lavoro, che crescono di circa 20 mila unità. Rispetto al periodo pre pandemico i liberi professionisti diminuiscono comunque del 4,7%.
Il numero di occupati in Italia, invece, tra il 2019 e il 2023, è cresciuto del 2,0%, ma l’incremento è dovuto quasi esclusivamente al lavoro dipendente, che aumenta di oltre 694 mila unità, a discapito di quello indipendente che nello stesso periodo perde 224 mila posti di lavoro.
A livello europeo, l’Italia, con il calo a 48 liberi professionisti ogni mille occupati – quota comunque tra le più alte – perde la leadership e cede il passo ai Paesi Bassi, che detengono il primo posto per tasso di presenza della libera professione, con 51 liberi professionisti ogni mille occupati.
Se si guarda alle trasformazioni demografiche intervenute nell’ultimo anno nella popolazione dei liberi professionisti, si osserva un calo numerico della componente femminile (-0,5%), mentre si assiste a una crescita dei liberi professionisti maschi (+1,5%). Tuttavia, le libere professioniste sono in tendenziale crescita sul medio lungo periodo. Si registra inoltre un significativo processo di invecchiamento: oggi un libero professionista su due ha un’età superiore a 48 anni e uno su quattro ha superato i 57 anni di età.