Il Gender Equality Index (Gei) è un indice sviluppato dall’Eige (European Institute for Gender Equality) per misurare l’uguaglianza di genere nei paesi dell’Unione Europea. Il valore dell’indice varia da 1 a 100, dove 1 indica la massima disparità e 100 la massima parità di genere. Per la definizione della misura, l’Eige ha individuato sei domini di interesse (lavoro, denaro, conoscenza, tempo, potere e salute), suddivisi in 14 sottodomini e misurati complessivamente da 31 indicatori. Il primo rapporto sul Gei risale al 2013 e fa riferimento principalmente a dati del 2010; l’ultima edizione è stata pubblicata a dicembre 2024 e si basa prevalentemente su dati del 2022.
Rispetto al 2013, nel 2024 il Gei italiano è aumentato di circa 16 punti e risulta pari a 69,2. I domini con i punteggi più alti sono “Salute” (89,3) e “Denaro” (80,6), mentre la “Conoscenza” registra il livello più basso di parità di genere (61,0). Nell’ambito della “Salute”, i sottodomini “Stato” (94,5), che riflette la percezione e le condizioni di salute della popolazione, e “Accesso” (99,1), basato sulla quota di persone senza esigenze mediche insoddisfatte, presentano i punteggi più elevati. Al contrario, il sottodominio “Comportamento”, che include abitudini legate alla salute come fumo, alcol e attività fisica, è il più basso (76,1) nel dominio. Nell’area “Conoscenza” si osserva una forte uniformità tra i punteggi delle sottodimensioni (con un valore di circa 61), caratteristica unica rispetto agli altri settori. Tra il 2013 e il 2024, l’Italia ha migliorato il valore del Gei in tutti i campi, ad eccezione della “Situazione economica” (-1,9). Il progresso più significativo si è registrato nel dominio “Potere” con un aumento complessivo di 41,3 punti, attestandosi nel 2024 a 66,5. Questo valore deriva principalmente dal forte aumento avvenuto nel sottodominio “Economico”, che passa dal punteggio di 10,6 a 73,2, registrando un aumento di 62,6 punti.
Il miglioramento complessivo della parità di genere in Italia emerge chiaramente anche dall’evoluzione della posizione del nostro paese nel contesto europeo che passa dal 21° al 14° posto. Come già osservato, il dominio “Potere” è quello in cui si registrano i miglioramenti più sostanziali nel posizionamento scalando di ben 11 posizioni, passando quindi dal 22° all’11° posto. Tuttavia, non necessariamente le variazioni di punteggio registrate dall’Italia nei diversi ambiti esaminati si traducono in eguali scatti posizionali, poiché questi dipendono anche dal miglioramento/peggioramento relativo degli altri paesi europei. Facciamo alcuni esempi: nel sottodominio “Salute” relativo all’“Accesso”, l’Italia ha registrato un miglioramento nel valore di oltre 4 punti, ma ha guadagnato ben 14 posizioni, scalando dal 20° al 6° posto. Sebbene significativo, questo incremento nel punteggio è inferiore a quello di altri ambiti. Nel settore “Tempo”, il sottodominio “Attività di cura” – intese come educazione dei bambini, cura di anziani e/o disabili e attenzione ai lavori domestici – ha registrato un aumento nel valore di circa 20 punti; tuttavia, in termini di posizionamento, l’Italia guadagna una sola posizione. Un altro esempio riguarda la “Partecipazione” in “Lavoro”: nonostante si rilevi un miglioramento di 5 punti, l’Italia scende di una posizione nella classifica europea relativa a questa sottodimensione.
Al 2024 i valori italiani relativi alla parità di genere risultano inferiori rispetto a quelli dell’Unione europea nella maggior parte di domini e sottodomini. Nel dominio “Lavoro”, e nel suo sottodominio “Partecipazione”, l’Italia si posiziona come ultima nella classifica europea, con una distanza dal valore europeo di rispettivamente 8,7 e 13,3 punti. Vi è comunque un insieme di ambiti in cui il valore italiano è superiore a quello europeo (es. “Economico” in “Potere”: +15,8 punti). In generale il Gei italiano è pari a 69,2 contro il valore europeo di 71,0. Il posizionamento dell’Italia rispetto all’Unione Europea dipende non solo dai valori propri del nostro Paese, ma anche da quelli degli altri Stati membri, che delineano, attraverso le diverse dimensioni e sottodimensioni, una variabilità molto eterogenea, sia in termini di ampiezza che di valori registrati. Si osserva, ad esempio, che accanto a settori con range di valori ristretti e particolarmente elevati, come l’”Accesso” nell’ambito della “Salute”, vi sono ambiti e sottodomini in cui i valori assunti dai vari paesi europei sono più distribuiti e tendono a collocarsi su livelli inferiori; un esempio emblematico è rappresentato dal dominio “Economico” all’interno di “Potere”.
Dunque, nonostante l’Italia abbia innegabilmente fatto dei progressi in termini di parità di genere, i margini di miglioramento restano, soprattutto per alcuni settori, ancora ampi, sia in senso assoluto che in relazione allo scenario europeo.