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2 Dicembre 2024
Italia ed Europa arrancano: il divario con gli Stati Uniti cresce nel XXI secolo
Uno sguardo ai dati economici mostra un significativo cambiamento nello scenario globale tra Europa e Stati Uniti nel primo quarto del XXI secolo. Nel 1995, il Pil pro capite italiano si attestava intorno ai 36 mila dollari, registrando un divario con gli Stati Uniti di soli quattromila dollari. Oggi la distanza è cresciuta vertiginosamente: nel 2023, il Pil pro capite statunitense ha raggiunto un record di circa 65 mila dollari, superando di ben 22 mila dollari quello italiano.
Il Rapporto Draghi evidenzia come la “grande trasformazione” avvenuta nei primi anni 2000 abbia giocato un ruolo determinante in questo squilibrio. Gli Stati Uniti, grazie all’innovazione digitale e alla rapida espansione del settore terziario, hanno accelerato la crescita, mentre l’Europa e, in particolare, l’Italia sono rimaste legate a un modello produttivo ancorato ai settori industriali tradizionali, meno adatti a cogliere le nuove opportunità globali.
Il confronto con l’Unione Europea mostra che, mentre nel 1995 il Pil pro capite italiano superava del 19% la media europea, nel 2023 l’Italia si trova sotto del 4%. Il divario con gli Stati Uniti è ancora più ampio, passando dal 17% nel 1995 al 58% nel 2023. La crisi finanziaria del 2008 e le difficoltà di ripresa negli anni successivi hanno amplificato queste disparità.
Questi numeri segnalano un ritardo strutturale che pone l’Italia e l’Europa in una posizione di crescente svantaggio, con un divario che appare sempre più difficile da colmare.